Si è da poco concluso con successo il progetto di Alternanza scuola lavoro che ha visto coinvolti l’Istituto Comprensivo “Pascoli-Forgione” e l’Istituto Magistrale “Maria Immacolata” di San Giovanni Rotondo. Le attività progettuali, scaturite da una convenzione stipulata tra i Dirigenti dei due Enti scolastici, dott.ssa Maria Fiore e prof. Antonio Tosco, ben si collocano nelle novità introdotte dalla legge 107/ 2015 che ha posto l’accento sull’importanza di un metodo didattico e di apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa anche gli adulti, nel loro ruolo di tutor interni (docenti) e tutor esterni (referenti della realtà ospitante). Il progetto formativo ha nello specifico interessato le classi III A e IV A del Liceo delle Scienze Umane, i cui alunni (41 in totale) hanno svolto i moduli di apprendimento pratico programmato presso le sezioni di Scuola dell’Infanzia di via Curtatone e di via Lauriola nonché presso le classi della scuola Primaria “ Forgione”. Il percorso di formazione, iniziato il 2 febbraio e conclusosi il 3 marzo, ha visto coinvolti i soggetti interessati per un totale di 50 ore durante le quali si sono poste le basi per uno scambio di esperienze e crescita reciproca favorendo la comunicazione intergenerazionale. Il progetto, pertanto, grazie allo spirito di collaborazione e alla fattiva disponibilità di tutti, si è concluso in modo positivo e arricchente per quanti ad esso hanno partecipato.
Di seguito l’articolo dell’alunna Rita Clelia Grottola – Classe 3^A (Liceo delle Scienze Umane)
L’alternanza scuola lavoro arriva anche nei licei
L’INIZIATIVA DELLA BUONA SCUOLA
Gli studenti dell’indirizzo Scienze Umane entrano nella Scuola dell’Infanzia
L’alternanza scuola lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, anche nei licei, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 ( La Buona Scuola).
Nata come un’esperienza formativa e innovativa per unire il sapere al saper fare,è finalizzata ad orientare le aspirazioni degli studenti e aprire didattica e apprendimento al mondo esterno. Questo percorso favorisce lo sviluppo del “ senso di iniziativa ed imprenditorialità”, una competenza che aiuta gli individui ad acquisire consapevolezza del contesto in cui lavorano e a poter cogliere le opportunità che si presentano. Lo studente, in alternanza, non è mai un lavoratore, ma apprende competenze coerenti con il percorso di studi scelto in realtà operative.
L’esperienza fatta con la mia scuola (Liceo delle Scienze Umane) ha riguardato per lo più il campo umanistico, di conseguenza ci hanno mandato nella Scuola dell’Infanzia.
Io e le mie compagne siamo state distribuite a coppia per ogni sezione, il nostro compito è stato quello di “intraprendere” il lavoro di insegnante. Il metodo lavorativo è stato caratterizzato da schede con comandi ben precisi che i bambini dovevano eseguire con il nostro ausilio. Le attività, generalmente di tipo decorativo, miravano a sviluppare i cinque campi di esperienza del bambino :
- Il sé e l’altro
- Il corpo e il movimento
- Immagini, suoni e colori
- I discorsi e le parole
- La conoscenza del mondo
Per ciascun campo di esperienza sono definiti dei traguardi per lo sviluppo delle competenze che, per i bambini della Scuola dell’Infanzia, vanno intese in modo globale e unitario. Dovendo esprimere una valutazione complessiva sulla mia esperienza , penso che questa innovazione, entrata anche nel liceo, serva molto ad aprire la mente sul campo lavorativo e a chiarirsi le idee sul proprio futuro. E’ stato intenso, emozionante e anche un po’ faticoso, una fatica che però non pesa quando a fine giornata si ripensa ai piccoli gesti di quegli “esserini”così piccoli ma così pieni di umanità. I bambini ti introducono nel loro mondo, pieno di colori e tenerezza. E’ stato bello tornare di nuovo bambini, quando tutto intorno è poesia. Dante Alighieri diceva che “ Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini”…..Non sbagliava!